Poema cavalleresco del XV sec. così chiamato dal nome di uno dei
personaggi: fu scritto da Francesco Cieco da Ferrara su commissione degli
Estensi. Composto da 45 canti, ma privo di una struttura unitaria, vi si
affollano quasi tutti i cavalieri della tradizione letteraria italiana, senza
che nessuno diventi il protagonista o sia il punto di riferimento nell'intreccio
di avventure, di disgressioni descrittive, di racconti e novelle popolari.